Coltre di nebbia
Passi esitanti su lande ferite, negli occhi un pulviscolo opaco, materia pungente di nebbia compatta. A testa alta avanzo, ammaccata e indocile creatura, oltre pieghe insondabili d'azzurro e d'ottanio. Un profilo consueto e ignoto si delinea nella tenebra densa, si staglia radioso, irriverente. Con gesto sottile mi accoglie. Sfuma l'antico timore in bagliori incandescenti. E abbraccio un'altra me, inusitata forma di incontenibili spazi. Alessandra Gabbanelli Pubblicata su UT rivista d'arte e fatti culturali n° 62 "Oltre"