Panismo






Cullare dentro
il soffio del vento
che sollecita le membra
e le fa rabbrividire.
Abbandonarsi
al raggio del sole
che trafigge
e riscalda
e inonda di vita.
Saper ascoltare
la voce degli elementi
e comprendere
il linguaggio muto delle piante.
Immergersi
in umidi occhi animali
e naufragare
nelle emozioni e nel dolore
che li fanno vivi.
Sfiorare,
con pudore e umiltà,
le corde arcane dell'esistere
per giungere all'essenza
e, a quella melodia,
danzare lo stupore e l'estasi.


Alessandra Gabbanelli


Pubblicata su www.specchiomagazine.it


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