Cavalleria Rusticana




Foto fonte Internet




Agosto 2015



Il 19 agosto ai Musei Civici di Recanati​ potremo assistere alla seconda recita di Cavalleria Rusticana di P. Mascagni nell'allestimento di Villa InCanto​.
Una scenografia multimediale e validissimi artisti ci aiuteranno ad immergerci in un dramma fortunatamente in parte inattuale ma che nulla ha perso della sua potenza e suggestione.
Entreremo nelle pieghe di un mondo contadino vitale, brulicante di energie, impregnato del sentore di terra, di vino, di frutta odorosa, di abitudini condivise e rassicuranti affetti domestici, ma allo stesso tempo immobile, sessuofobico, legato ad una religiosità oppressiva, implacabile nelle sue leggi arcaiche.
E così gli impulsi, le passioni e i sentimenti che animano i personaggi della storia si vestono di colori accesi e di violenti contrasti.
Santuzza, tradita da Turiddu che ama riamato Lola che è andata però in sposa ad Alfio, si fa motore del dispiegarsi di un destino inesorabile perché in fondo decretato da un sentire comune intriso di ottuso quanto spietato senso dell'onore.
Per il fatto di aver amato Turiddu e di essere poi stata da lui abbandonata, ella si sente addirittura dannata oltre che esclusa dalla comunità sociale e religiosa e, proprio nel giorno di Pasqua, la sua pur giustificata gelosia esplode in una maledizione che si compirà per mano di compare Alfio in un duello preceduto da cerimoniali e comportamenti rituali dei due contendenti che costituiscono le tacite ma implacabili leggi della "cavalleria rusticana".
A nulla varrà la ritrovata coscienza di Turiddu, prima sprezzante e incurante delle preghiere di Santuzza.
Dopo aver salutato sua madre e averle raccomandato di prendersi cura della ragazza come se fosse sua figlia, egli va incontro alla morte, l'unica possibile catarsi in un contesto antropologico in cui qualunque individuo si ponga al di fuori delle regole comunitarie o semplicemente voglia compiere scelte autonome non potrà che essere represso e schiacciato.



Alessandra Gabbanelli​

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