QUEI DUE SUL TRAM
QUEI
DUE SUL TRAM
Commedia
di Dino Armas
Ci sono percorsi che compiamo abitualmente, in
giorni come tanti altri, magari sul solito tram.
Ma capita, a volte, che un incontro apparentemente
casuale vada a perturbare sottilmente una routine ormai sbiadita.
E’ ciò che accade a Ismaele, notaio maturo, vedovo,
abitudinario e diffidente.
Durante il consueto tragitto verso il cimitero, si
ritrova a conversare con una donna alquanto loquace, spumeggiante e
piacevolmente sfrontata.
I due si rivedono nei giorni successivi, vivono
situazioni bizzarre e, a poco a poco, si scoprono attraverso le proprie storie
costellate di circostanze buffe e di dure prove che la donna affronta con una
carica di luce ed energia che ha qualcosa di ammaliante.
Ella è capace di coltivare nella quotidianità il
seme della trasformazione, a partire dal nome che cambia a proprio piacimento
come un abito.
Altri curiosi personaggi, caratterizzati molto
efficacemente, intrecciano le loro esistenze con quelle dei protagonisti.
La spessa coltre che imprigiona Ismaele gradualmente
si assottiglia, scossa da un vento di vitalità che desta in lui nuova linfa.
Tra i due nasce un gioioso sentimento d’amore, in un
equilibrio strampalato denso di promesse.
Ci sono percorsi lineari, comodi, rassicuranti, e percorsi
sinuosi, spiazzanti, che celano l’orizzonte, sentieri lastricati di pietre
dorate che ci invitano a percorrerli cambiando passo e acuendo i sensi, alla
costante scoperta della vera magia che dimora in ogni nostro respiro.
Alessandra Gabbanelli
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